Le misure alternative vittime di un sistema zoppo: il 97% delle risorse al carcere. In Italia appena mille operatori per 32 mila soggetti affidati, contro i 170 mila della Francia (con 4600 operatori) e 200 mila nel Regno Unito (16 mila operatori). Petralla: “Serve un programma per gestire le pene non detentive e una rivoluzione culturale per spostare l’attenzione dall’aspetto detentivo a quello non detentivo”.
(Redattore Sociale, 20 gennaio 2015)
Il CSV Emilia con il progetto “Cittadini sempre” intende contribuire in modo responsabile ed efficace a questo cambiamento di mentalità auspicato dal funzionario del Dipartimento di Amministrazione Penitenziaria Eustachio Petralla. In particolare si impegna a sostenere una nuova idea di giustizia; una giustizia che propone – al responsabile del reato – un percorso penale in cui sia previsto non solo l’aspetto afflittivo ma anche quello di riparazione, di ricucitura dello strappo provocato con l’azione delittuosa attraverso azioni di volontariato rivolte alla comunità di appartenenza.
Le organizzazioni di volontariato sono, a tutti gli effetti, protagoniste, accanto agli Uffici di Esecuzione Penale Esterna – UDEPE, della costruzione e gestione di questi percorsi studiati e predisposti per le singole persone condannate o ammesse al nuovo istituto della “messa alla prova”. Il CSV Emilia, sui territori di Piacenza, Parma e Reggio Emilia, promuove, coordina e sostiene queste attività in cui il volontariato è chiamato a mettere in gioco il proprio impegno e la propria generosità, offrendo informazioni, formazione e consulenza.
Per info:
- Cittadini Sempre Piacenza: Lidia Frazzei lidia.frazzei@csvemilia.it
- Cittadini Sempre Parma: Roberta Colombini roberta.colombini@csvemilia.it
- Cittadini Sempre Reggio Emilia: Cecilia Pignagnoli cecilia.pignagnoli@csvemilia.it